14.06.2017 - Non è mai il momento giusto!

Il prossimo 14 giugno sarà il 26°anniversario dello sciopero nazionale delle donne in Svizzera. Molte cose sono certamente cambiate e speriamo anche migliorate dal 1991 in poi. In questa giornata speciale il Gruppo Donne dell’Unione Sindacale Ticino e Moesa proporrà un evento, che vuole far riflettere su un problema purtroppo sempre attuale, ovvero il fatto che non vi sia mai un’età adeguata per le donne nel mondo del lavoro.

di Lorena Gianolli,
sindacalista VPOD Ticino

Infatti, spesso, le donne si vedono rifiutare posti di lavoro per delle ragioni che, oggettivamente, sembrano poter essere in qualche modo, se non chiaramente, legate al loro sesso.

Per esempio, le ragazze attorno ai 20 anni, quindi al termine di una formazione, si sentono accusate ingiustamente di essere ancora acerbe, insicure, maldestre: e dovrebbero quindi ancora maturare esperienze e vissuti professionali.

A 30 anni invece, malgrado esse siano ormai “rodate”, affidabili e piene di idee, diventa troppo pericoloso assumerle a causa della probabilità che queste possano voler rallentare il loro ritmo lavorativo o addirittura assentarsi a causa di una maternità (o forse più di una).

Verso i 40 anni le donne in carriera si scontrano brutalmente al «soffitto di cristallo», un ostacolo invisibile a occhio nudo, che impedisce loro di avanzare rispetto ai loro colleghi maschi.

Infine, purtroppo le 50enni diventano immediatamente «troppo vecchie», senza che l’esperienza maturata e le conoscenze acquisite durante i numerosi anni di fatiche lavorative siano minimamente prese in considerazione.

Nel mondo del lavoro non sembra quindi esistere un’età adeguata per il sesso femminile. Bisognerebbe però ricordarsi che lo slogan scandito all’epoca «Se le donne lo vogliono, tutto si ferma» è sempre d’attualità…

Occorre indubbiamente cambiare i parametri con i quali viene valutato il contributo femminile all’universo lavorativo. Per poterne discutere, le donne dell’Unione sindacale svizzera Ticino e Moesa hanno organizzato una serata intitolata «Non ho l’età», riprendendo il titolo della nota canzone di Gigliola Cinquetti. La serata verrà introdotta dalla docente d’economia USI e SUPSI Amalia Mirante, che presenterà la situazione generica del mondo del lavoro. Seguirà l’intervento di Pau Origoni, sociologo e responsabile dell’Ufficio di statistica cantonale, che porterà cifre e percentuali che caratterizzano la situazione ticinese. Infine, lo storico giornalista de «Il manifesto», nonché scrittore, Loris Campetti ci parlerà della difficile situazione vissuta da chi perde il lavoro a 50 anni, in un mondo del lavoro complesso e crudele quale il nostro.

La serata si concluderà sulle note del gruppo musicale «La Banda della Ricetta», composto da quattro musiciste dal repertorio accattivante e divertente, dove non mancano influenze di diversi linguaggi musicali, che ci ricorderanno giustamente che «la musica è il cibo dello spirito».

Durante la serata verrà servito un aperitivo offerto e saranno a disposizione delle bibite a pagamento. Speriamo quindi di potervi contare tra i partecipanti e che questo evento possa essere un allegro momento d’aggregazione e, soprattutto, di riflessione su una realtà purtroppo sempre difficile.