Sul Corriere del Ticino dell’8 agosto scorso il Signor Marco Tonacini-Tami si esprime in merito alla violenza giovanile. Non voglio entrare a commentare quanto scritto o, peggio, a negare il fatto che vi siano alcuni giovani violenti. Però se prendiamo il mondo giovanile come fetta della realtà̀ che ci circonda, la vera impressione che dobbiamo avere è davvero un’altra: vi sono giovani impegnati, attenti agli altri, che aiutano il prossimo, che si mettono a disposizione dei deboli o indifesi, che rinunciano alle vacanze per fare attività d’animazione estiva con i bambini e molto altro ancora. Quindi non facciamo di tutta l’erba un fascio!
Come segretario generale e formatore dei Cemea Ticino (Centri d’Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva – cemea.ch), con i miei colleghi mi preoccupo della formazione dei monitori di colonia. D’estate poi, durante le visite di alcune colonie residenziali o diurne, ho avuto modo di incontrare molti giovani:
- riflessivi, attenti e attivi nel rispondere ai bisogni quotidiani di adulti portatori di handicap profondi;
- pronti ad accogliere più di 100 bambini dando ad ognuno di loro la giusta attenzione;
- preparati grazie alle numerose attività ideate durante i mesi precedenti la colonia con tanta passione e dedizione
- felici di potersi mettere a disposizione rinunciando alle proprie vacanze per dar la possibilità̀ a ragazzi di vivere un’esperienza di animazione educativa in colonia al fresco delle nostre valli e, nel contempo, di poter far sì che le famiglie possano al meglio coniugare il tempo famiglia-lavoro;
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Tutto questo, svolto in prevalenza da giovani tra i 18 (alcuni anche prima) e i 25 anni.
E non si parla di numeri esigui: sono infatti più di 1’000 questi giovani presenti nelle colonie riconosciute dalla specifica legge del Canton Ticino. Aggiungendo anche tutte le esperienze non contemplate da questa legge, ma comunque di valore, facendo una stima ingenerosa, si arriva ad oltre 2’000 giovani che, considerate le sole esperienze di animazione estiva, si impegnano per il prossimo.
Dunque, nonostante alcuni giovani difficili, ricordiamoci che la nostra gioventù è bella!
di Paolo Bernasconi, segretario generale Cemea Ticino