Sì a cure sociosanitarie e a prestazioni socioeducative di qualità!

Da anni in Ticino si parla di migliorare le condizioni quadro del settore sociosanitario e socioeducativo. Alcuni passi avanti sono stati fatti, ma resta ancora molto da fare per rafforzare le condizioni quadro del settore sociosanitario e socioeducativo!

L’iniziativa popolare del Sindacato VPOD del personale dei servizi pubblici e sociosanitari vuole inserire 5 principi validi per tutto il settore sociosanitario e socioeducativo:

1. Condizioni lavorative minime valide per tutto il settore sociosanitario e socioeducativo in modo da garantire una maggiore attrattività e una maggiore durata delle carriere professionali (evitare l’abbandono precoce).
2. Codificare i diritti di pazienti e utenti.
3. Valutazione indipendente e trasparente della qualità nelle strutture.
4. Organi di mediazione per pazienti, utenti e personale.
5. Alta sorveglianza parlamentare sul settore.

È ora di affrontare globalmente e seriamente la questione del rafforzamento delle condizioni quadro dell’insieme del settore sociosanitario e socioeducativo.

PARTECIPA ATTIVAMENTE ALLA CAMPAGNA PER QUESTA FONDAMENTALE INIZIATIVA, che necessita di 7’000 firme di cittadine e cittadini con diritto di voto in Ticino!

Firma l'iniziativa!

Iniziativa popolare legislativa elaborata per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità

Pubblicata sul Foglio Ufficiale n. 201 del 20.10.2022.

Le/i sottoscritte/i cittadine/i con diritto di voto in materia cantonale, richiamate la Costituzione cantonale e la legge sull’esercizio dei diritti politici del 19 novembre 2018, con questa iniziativa chiedono l’adozione della seguente Legge quadro sulle strutture sociosanitarie e socioeducative:

Art. 1 Scopo
La presente legge ha come scopo di definire le condizioni quadro per il finanziamento degli enti sociosanitari e socioeducativi sussidiati da parte del Cantone. Essa si applica anche alle strutture sociosanitarie e socioeducative gestite direttamente dal Cantone.

Art. 2 Ruolo di Cantone e Comuni
Cantone e Comuni forniscono solidalmente il loro contributo affinché alla popolazione sia garantita la giusta dotazione di servizi sociosanitari e socioeducativi, in particolare in materia di strutture e di prestazioni.
Il Consiglio di Stato elabora le pianificazioni settoriali, sentendo i Comuni e gli interessati, per strutture ospedaliere e servizi ambulanze, case anziani e centri diurni, servizi assistenza e cure a domicilio e servizi d’appoggio, enti socioeducativi e per gli interventi sulle dipendenze, nidi e strutture extrascolastiche. Il Gran Consiglio decide in merito agli indirizzi strategici delle pianificazioni settoriali.

Art. 3 Condizioni di lavoro
Le condizioni di lavoro devono ricevere l’approvazione del Cantone e devono favorire la qualità delle prestazioni degli operatori ed evitare l’abbandono precoce delle professioni sociosanitarie e socioeducative, segnatamente attraverso il rispetto delle seguenti disposizioni necessarie per ottenere il finanziamento pubblico:

- il personale necessario per la presa a carico viene stabilito e verificato in modo trasparente e periodico dal Cantone dopo consultazione di esperti indipendenti e delle associazioni professionali: nel calcolo si tiene conto degli oneri per compiti amministrativi del personale sociosanitario e socioeducativo, come pure delle assenze per malattie, infortuni, congedi pagati e formazione continua;

- i contratti di lavoro di regola sono a tempo indeterminato: i contratti di lavoro su chiamata e a tempo determinato sono limitati a casi giustificati e notificati al Cantone e ai partner sociali;

- i salari sono stabiliti in base ad analisi scientifiche indipendenti delle funzioni, che vengono effettuate nei singoli settori e segnatamente: a) strutture ospedaliere e servizi ambulanze; b) case anziani e centri diurni; c) servizi assistenza e cure a domicilio e servizi d’appoggio; d) enti socioe- ducativi e per gli interventi sulle dipendenze; e) nidi e strutture extrasco- lastiche;

- nel calcolo del finanziamento pubblico i salari sono riconosciuti, tenendo conto della classe e dell’aumento annuo (scatto) del personale;

- il picchetto svolto sul posto di lavoro conta come tempo di lavoro;

- le indennità orarie per lavoro notturno, in sabato e in festivo corrispondono ad un supplemento di almeno il 15% del salario orario medio della rispettiva funzione e ad una compensazione di tempo equivalente al 10% almeno della durata del lavoro svolto;

- l’orario di lavoro settimanale, la compensazione delle ore supplementari e straordinarie, i giorni liberi settimanali, le vacanze, i congedi per anzianità di servizio, i congedi pagati per la conciliazione famiglia-lavoro, i contributi per la frequenza nei nidi dei figli dei dipendenti e le condizioni pensionistiche sono al minimo quelli previsti dall’Ente ospedaliero cantonale;

- il tempo di lavoro deve essere registrato elettronicamente, deve includere il tempo di vestizione e deve comprendere il tempo di trasferta tra un luogo di lavoro e l’altro;

- in ogni settore è introdotto un sistema di prepensionamento con rendita ponte sostitutiva dell’AVS;

- in ogni settore è introdotto un sistema di supervisione e di sostegno al personale per situazioni critiche;

- in ogni struttura la partecipazione attiva del personale è favorita ai sensi della legge sulla partecipazione, in particolare sulle questioni organizzative;

- la contrattazione collettiva delle condizioni di lavoro di settore è favorita ed il rispetto dei contratti collettivi di lavoro è richiesto;

- subappalti ed esternalizzazioni sono vietati, se conducono ad applicare con- dizioni di lavoro peggiorative rispetto a quelle definite dalla presente legge.

Art. 4 Diritti dei pazienti e degli utenti
Il Consiglio di Stato definisce i diritti dei pazienti e degli utenti dei singoli settori e sostiene finanziariamente le associazioni che promuovono tali di- ritti e che tutelano pazienti ed utenti.

Art. 5 Valutazione della qualità
1. La valutazione della qualità delle singole strutture avviene ogni tre anni ad opera di un ente indipendente, scelto dal Cantone in modo trasparente, e concerne:
- la qualità delle prestazioni erogate;
- la soddisfazione di pazienti ed utenti;
- la soddisfazione del personale.
2. I risultati per struttura sono resi pubblici dal Consiglio di Stato.

Art. 6 Organi di mediazione
1. Il Consiglio di Stato istituisce uno o più organi di mediazione indipendenti, che sono accessibili gratuitamente a pazienti, utenti e relativi parenti o rappresentanti, nonché al personale.
2. L’organo o gli organi incaricati pubblicano annualmente un rendiconto.

Art. 7 Commissione di controllo
Il Gran Consiglio nomina una speciale commissione parlamentare di controllo, che redige annualmente un rapporto pubblico sul raggiungimento degli obiet- tivi pianificatori settoriali, come pure sul rispetto dei mandati attribuiti e dei contratti stipulati con gli enti e le strutture, segnalando eventuali problemi. Il Consiglio di Stato, i Comuni, gli enti e le strutture collaborano con la commis- sione di controllo, mettendo a disposizione informazioni e documenti.

Art. 8 Adeguamento delle leggi vigenti
Le eventuali disposizioni contrarie alla presente legge contenute in altre leggi sono abrogate.

Art. 9 Entrata in vigore
Il Consiglio di Stato stabilisce l’entrata in vigore della presente legge.

  • Conferenza stampa per il lancio dell’iniziativa popolare legislativa “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”

    Giovedì 20 ottobre al ristorante Corona di Bellinzona si è svolta la conferenza stampa per il lancio dell'iniziativa popolare legislativa “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”.

  • Appuntamenti informativi per organizzare insieme la raccolta firme!

    Cara/o collega, continua la raccolta di firme per l'iniziativa popolare VPOD “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”.

  • In prima fila per risolvere i problemi del settore sociosanitario e socioeducativo!

    Il Sindacato VPOD Ticino è in prima fila per trovare la soluzione agli annosi problemi, che affliggono il personale sociosanitario e socioeducativo: dopo un’ampia discussione interna ha lanciato un’iniziativa popolare cantonale, che vuole dare una scossa alla politica, la quale purtroppo sinora ha mantenuto ben poche promesse rispetto a quelle fatte durante la pandemia.