L'iniziativa chiede:
- Almeno il 10 per cento di abitazioni a prezzi accessibili sulle nuove edificazioni (di proprietà delle cooperative o di altri enti di utilità pubblica)
- Condizioni eque per l'acquisto di terreni idonei da parte di cantoni e comuni (diritto di prelazione)
- Risanamenti energetici che non comportino la perdita di abitazioni a pigione moderata.
In Ticino gli affitti continuano ad aumentare. Molte famiglie, i giovani in cerca di indipendenza, i pensionati e molti altri fanno fatica a trovare una buona abitazione con una pigione sopportabile. I profitti di pochi pesano sulle spalle di molti. Votando Sì all’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili”, il 9 febbraio possiamo cambiare questa tendenza e compiere un importante passo avanti in favore delle inquiline e degli inquilini.
Oggi il mercato immobiliare presenta un atteggiamento decisamente egoistico nei confronti delle inquiline e degli inquilini. Malgrado il grande fervore edilizio, le pigioni non scendono. Anzi, in Svizzera, dal 2005 a oggi sono aumentate del 19%. Uno studio diffuso nei giorni scorsi (Swiss Real Estate Offer Index calcolato da ImmoScout24 con la società di consulenza IAZI) rileva che nel 2019 in Ticino gli affitti sono aumentati dell’1,9% rispetto all’anno precedente.
L’iniziativa “Più abitazioni a prezzi accessibili” chiede di modificare la costituzione federale in modo tale da promuove l’offerta di alloggi a pigione moderata attraverso l’attività immobiliare di enti e organizzazioni dediti alla costruzione di abitazioni a scopi di utilità pubblica affinché a livello nazionale almeno il 10 per cento degli alloggi di nuova costruzione sia di proprietà di tali enti. Per raggiungere questo obiettivo, si chiede che i Cantoni e i Comuni possano introdurre a loro favore un diritto di prelazione sui fondi idonei, in particolare su quelli appartenenti alla Confederazione o ad aziende a essa vicine.
Non avendo carattere speculativo, le cooperative di abitazione e gli enti di pubblica utilità sono in grado di offrire delle soluzioni abitative con pigioni più contenute, circa il 20% in meno rispetto a quelle offerte dal mercato libero. L’ASI è convinta che l’aumento di questo tipo di appartamenti possa avere anche un generale effetto di calmiere sull’intero mercato immobiliare.
L’iniziativa è stata lanciata nel 2015 e depositata con 105’000 firme valide il 18 ottobre 2016, sei mesi prima della scadenza del termine di raccolta.
Promossa dall’Associazione Svizzera degli Inquilini, in Ticino l’iniziativa è sostenuta anche da: Partito Socialista Ticino, Gioventù Socialista Ticino, I VERDI del Ticino, Partito Comunista - Svizzera Italiana, Sindacato OCST, Unia Ticino, Unione Sindacale Svizzera, Sindacato VPOD Ticino e SEV.
Tutti i dettagli sull’iniziativa sono reperibili sulla pagina internet.