Il BEFH è stato creato nel 1991 con lo scopo d’incoraggiare la realizzazione della parità tra donne e uomini in ogni ambito e per eliminare tutte le forme di discriminazione diretta o indiretta. Attualmente l’Ufficio conta 10 collaboratori (in totale 7 persone a tempo pieno), attivi nell’informare la popolazione, nello svolgere consulenze per autorità e privati (circa 500 casi all’anno), nell’accogliere le persone che ritengono di aver subito un abuso e nel creare e coordinare misure attive per la parità.
Questo organico strutturato del BEFH gli consente di essere attivo sia in ambito professionale operando controlli salariali o proponendo formazioni, sia in ambito privato con misure di pre- venzione/lotta contro la violenza do- mestica (che nella maggior parte dei casi è subita da donne). I dati cantonali del BEFH 2017 indicano che in 8 casi su 10 la violenza domestica è avvenuta in seno alla coppia e che 3 dei 6 omicidi perpetrati nel 2018 erano femminicidi attuati in ambiente famigliare. Questi dati allarmanti dimo- strano la necessità di azioni di prevenzione contro la violenza domestica, come ad esempio l’insegnamento di modelli relazionali positivi.
Un altro ambito nel quale l’Ufficio del Canton Vaud è molto attivo è quello della formazione. Infatti il BEFH, in collaborazione con il Dipartimento dell’istruzione pubblica, ha sviluppato dei metodi d’insegnamento per la parità. “L’école de l’égalité” promossa dal BEFH è un programma pedagogico paritario, che vuole allargare gli orientamenti scolastici e le scelte professionali di ragazze e ragazzi. Questo programma è stato sviluppato in quanto si registra ancora una notevole segregazione orizzontale tra le scelte di formazione secondo i sessi, che riproduce stereotipi di genere nelle professioni.
La presentazione della Sig.ra Rodriguez mostrerà quindi i diversi ambiti d’attività dell’Ufficio vodese per la Parità: si tratta di un’opportunità molto interessante per toccare con mano quanto si sta facendo nel Canton Vaud. Ribadiamo che i mezzi messi a disposizione per migliorare i presupposti per l’attuazione della parità non sono un costo, ma un investimento i cui benefici vanno a favore dell’insieme della popolazione. Ricordo che il Sindacato VPOD Ticino ha consegnato lo scorso giugno al Gran Consiglio una petizione per la creazione di un Ufficio cantonale della Parità munita di oltre 4'000 firme, rilanciando in tal modo il discorso sulla necessità di accelerare le politiche per la parità dei sessi a livello ticinese, prevedendo maggiori risorse a favore delle pari opportunità. Victore Hugo lo diceva già nel 1876: “Una metà della specie umana è fuori dalla parità, bisogna farla entrare”. Bisogna quindi mettere a diposizione i mezzi per cambiare le cose.