Livelli tra diritto alla conoscenza e discriminazione

Compito della scuola è fornire a tutte/i lo stesso diritto alla conoscenza, così da permettere alle/ai ragazze/i di soddisfare le proprie aspirazioni di vita e professionali. È quindi necessario che la scuola sia uno strumento di equità, per appianare le disuguaglianze sociali.

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Lorenza Giorla

Da troppo tempo la Scuola ticinese si definisce una Scuola di qualità, ma purtroppo il termine qualità è spesso sinonimo di selezione mentre i promotori di questa iniziativa vogliono una scuola nella quale le conoscenze, e non solo, vengano insegnate senza alcuna discriminazione; qualità deve essere abbinata allo sforzo di affrontare le difficoltà di ogni singolo ragazza/o dando a lei/lui l’opportunità di formarsi e realizzarsi adeguatamente.

La scuola deve essere un ascensore sociale. Una società dove l’individuo ha una solida formazione scolastica e/o professionale non dovrà affrontare il problema di sostenere finanziariamente la singola persona che in questo caso sarà capace di orientarsi e rinnovarsi nel mondo del lavoro. Attualmente alcuni ragazzi, che hanno frequentato uno o due livelli B, sono discriminati anche nel mondo del lavoro, infatti sempre più spesso si leggono bandi di concorso per apprendisti dove si richiede di avere frequentato i livelli Attitudinali.

L’iniziativa popolare si rivolge a tutte quelle persone che si rendono conto che una società senza disuguaglianze è una società prospera e sana dove la coesione fra gli individui è un valore a cui dobbiamo aspirare. La scuola ha un ruolo importante nel costruire la società del domani e una scuola che favorisce o, peggio ancora, si base sulla discriminazione non potrà che produrre una società disgregata e debole. Per queste ragioni, e molte altre, è importante sostenere questa iniziativa.

Lorenza Giorla, docente SMS e membro Forum alternativo