Verso lo sciopero delle donne. Le nostre rivendicazioni per il 14 giugno

Si possono riassumere in tre punti principali le rivendicazioni che ci portano allo sciopero delle donne il prossimo 14 giugno. Nel primo punto si tratta di riconoscere e valorizzare il lavoro delle donne, sia economicamente che socialmente. Il secondo punto chiede più tempo e denaro per il lavoro di cura. Troviamo infine in terzo punto: più rispetto e niente sessismo sul posto di lavoro. Vediamoli nel dettaglio.

Verso lo sciopero delle donne. Le nostre rivendicazioni per il 14 giugno

1. Riconoscere e valorizzare il lavoro delle donne, economicamente e socialmente
La parità salariale deve essere applicata. Rivendichiamo aumenti salariali in particolare nei settori a forte presenza femminile e caratterizzati da bassi salari. Salari minimi mensili di 4500 franchi e 5000 franchi per il personale qualificato. Pensioni dignitose, senza un ulteriore innalzamento dell’età di pensionamento: servono miglioramenti, non tagli.

2. Più tempo e denaro per il lavoro di cura
Servono orari di lavoro pianificabili e compatibili con le esigenze familiari, invece di lavori su chiamata e disponibilità illimitata. Riduzione dell’orario di lavoro: da 30 fino a un massimo di 35 ore settimanali per un tempo pieno, invece di part-time imposto e sottoccupazione.

La custodia dei bambini deve essere organizzata come servizio pubblico. L’accudimento extrafamiliare dei figli deve essere finanziato dallo Stato.

3. Niente più sessismo sul posto di lavoro: vogliamo rispetto
Tolleranza zero in caso di molestie sessuali! Ci vogliono sanzioni che colpiscano chi abusa. Esigiamo prevenzione contro molestie e sessismo nel mondo del lavoro, garantita anche nei CCL. La Svizzera deve finalmente ratificare e applicare la Convenzione 190 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro.