Legge delle scuole dell’obbligo – presa di posizione VPOD

Da: Redazione

Il Sindacato VPOD Ticino, attraverso i seguenti punti, esprime le sue richieste inerenti il progetto di nuova legge delle scuole dell’obbligo.

Legge delle scuole dell’obbligo – presa di posizione VPOD
Foto di Ivan Aleksic su Unsplash

- Nessun criterio cantonale per quantificare risorse amministrative e di supporto che i Comuni devono mettere in atto. Chiediamo che la Legge li specifichi.

- Nessun criterio cantonale per: gestione della vita scolastica (escursioni, uscite didattiche, scuola fuori sede), progettazione dell’insegnamento, progetti di istituto, materiali e mezzi didattici, alla formazione continua dei docenti di nomina comunale (entro un monte ore stabilito e su richiesta della direzione di istituto). Chiediamo che la Legge li specifichi.

- Infrastruttura scolastica (edilizia): nella nuova Legge non vi è più nessuna regola cantonale vincolante, ma solo linee guida del Cantone. Per l’edilizia scolastica saranno vincolanti solo le disposizioni della Legge edilizia e della Legge sanitaria. Pertanto, chiediamo di completare la Legge affinché, in caso di nuove edificazioni o ampliamenti i comuni debbano coinvolgere il Cantone.

- Il profilo delle competenze degli allievi e le “prove orientative cantonali” in quarta media devono essere oggetto di una discussione con le organizzazioni sindacali, per evitare che vi siano conseguenze indesiderate sul curriculum degli allievi e delle allieve nel lungo termine. Occorre in particolare evitare che venga introdotta una dispendiosa quanto opinabile classificazione comportamentale degli allievi, che rischierebbe di segnarne in modo irreversibile il destino scolastico e professionale, in un’età ancora caratterizzata dallo sviluppo e dalla formazione della propria identità personale.

- La proposta nella legge di mantenere a 500 unità, oltretutto derogabile, il numero massimo di allievi per istituto scolastico è errata, poiché non tiene conto di tutti gli indicatori di allarme che segnalano la necessità di intervenire con misure di contenimento in questo ambito. Chiediamo in questo senso di ridurre il numeo massimo di allievi per istituo al fine di creare un ambiente più famigliare e idoneo ad affrontare le fragilità di alleve e allievi.

- La figura del "Docente della differenziazione curricolare" nel secondo biennio della scuola media è stata modificata in favore dell'esistenza della figura dell'"operatore della differenziazione curricolare". Si chiede la non cancellazione della figura del "Docente della differenziazione curricolare".

- L'obbligo del Cantone di assicurare la refezione degli allievi di scuola media impossibilitati a rincasare a mezzogiorno pone infine altre preoccupazioni. Ci si interroga sul fatto che molte sedi di scuola media non hanno la mensa e, di conseguenza, dovrebbero organizzare dei servizi di accompagnamento presso mense e refezioni limitrofe. Si chiede pertanto che ogni scuola mensia abbia una mensa, affinché non siano i docenti a dover accompagnare allievi e allieve nelle mense limitrofe.

- In merito agli obiettivi della nuova legge, all’art. 6 lettera b) viene genericamente segnalato il riconoscimento dei docenti speciali alla scuola elementare. In questo contesto si chiede di regolamentare la sede di servizio (una soltanto) e la partecipazione al collegio docenti (uno soltanto) dei docenti speciali.

- Docenti speciali di educazione musicale: avendo una sola UD settimanale per classe occorre pensare a una loro cantonalizzazione in modo da garantire loro un contratto di lavoro con possibilità di nomina; oppure pensare ad una forma di nomina intercomunale.

- In merito all’Art. 18 c) tra il 50% e il 100% per i vicedirettori e i docenti di materie speciali si chiede di abbassare la soglia del 50%.

In conclusione, oltre alla richiesta di modifica della legge in base alle considerazioni sopra espresse, chiediamo il rinvio dell'adozione della legge e l'apertura di un gruppo di lavoro che si chini sui temi problematici segnalati dalle associazioni sindacali e magistrali dei docenti.