La riforma comporterebbe ulteriori riduzioni delle pensioni, fino a 3’240 franchi all'anno. Negli ultimi dieci anni il 2e Pilastro si è deteriorato in modo catastrofico per il mondo del lavoro. Sebbene i tassi di conversione e le pensioni siano in diminuzione da diversi anni, la riforma adottata dal Parlamento federale non tiene conto di questi sviluppi. Ed ignora completamente l'aumento dei tassi di interesse e l'inflazione.
È assurdo continuare a ridurre le pensioni anche se i tassi d'interesse hanno ripreso a salire. Questo è esattamente ciò che il Parlamento ha deciso di fare, anche se ciò significa che in alcuni casi le pensioni saranno ancora ridotte del 15 per cento. Dopo l'AVS 21 questa riforma penalizzerebbe ancora di più le donne. La stessa generazione costretta a lavorare più a lungo dovrebbe pagare contributi più alti fino alla fine della sua attività professionale (e quindi ricevere meno stipendio netto) per ottenere una pensione più bassa o, nella migliore delle ipotesi, uguale. In altre parole le donne passerebbero alla cassa una seconda volta. Infine la modifica di legge è un fallimento dal punto di vista tecnico, perché rende il 2e Pilastro più opaco, più costoso e in definitiva abbastanza arbitrario: la fiducia nella previdenza professionale rischia di erodersi ulteriormente.
Alla consegna delle firme il presidente dell’Unione sindacale svizzera Pierre-Yves Maillard ha dichiarato: "Il gran numero di firme dimostra che le persone sono stanche dell’attacco alle pensioni. La modifica prevista comporterebbe una significativa riduzione delle pensioni.” Dal canto sui Katharina Prelicz-Huber, presidente VPOD svizzera, ha sollevato la questione dei costi: "Questa riforma andrà solo a beneficio del mondo della finanza. Già oggi le banche e le assicurazioni prelevano ogni anno 7 miliardi di franchi dai risparmi dei lavoratori.”