Nelle sorse settimane la commissione del personale ed i sindacati, unitamente ad una rappresentanza del Municipio, hanno incontrato le Commissioni della legislazione e della gestione del Consiglio comunale di Locarno, per rispondere alle loro domande sul nuovo regolamento organico dei dipendenti comunali (RODLOC). Il nuovo RODLOC è il frutto di un processo di negoziazione durato un decennio, dal quale finalmente è scaturito un apparato contrattuale equilibrato.
Il nuovo RODLOC migliorerà in buona parte la situazione salariale delle/dei dipendenti, ai quali sono garantiti in ogni caso i diritti acquisiti. Inoltre verranno potenziati i diritti per la gestione della conciliabilità familiare; miglioreranno anche i congedi e vi sarà qualche giorno di vacanza in più. La scala salariale verrà, come avvenuto per il Cantone, portata a 24 scatti e per ogni professione vi sarà una sola classe di salario. Anche il salario minimo di 4’000 franchi per dodici mensilità sarà ancorato nel RODLOC. Al Consiglio comunale spetta ora l’ultima parola sul RODLOC.
Pensioni
In occasione dell’assemblea sindacale dello scorso 19 novembre si è discusso della situazione delle future rendite di vecchiaia, minacciate dalla riduzione del tasso di conversione delle rendite dal 5,85% al 5,03% sull’arco di poco più di una decina di anni.
L’Istituto di Previdenza Professionale dei Dipendenti del Comune di Locarno (IPCL) ha ripreso a fine 2014 la Cassa pensioni dei dipendenti della Città di Locarno e si appoggia a Swisslife. I contributi ordinari sono del 23,5%, di cui il 10,5% a carico degli assicurati; inoltre il datore di lavoro finanzia integralmente il supplemento fisso in caso di pensionamento prima dell’età AVS. L’IPCL si propone di arrivare ad un grado di copertura del 90% entro fine 2051: a tale fine sono prelevati un contributo di risanamento di base del 4,5% (di cui 1,5% a carico dei dipendenti) ed un contributo di risanamento supplementare del 3,9% (totalmente a carico del datore di lavoro); i pensionati partecipano pure al risanamento dell’IPCL con un blocco del carovita sulle pensioni fino al 31.12.2026.
L’Istituto è gestito da un Consiglio d’amministrazione di otto membri, di cui quattro in rappresentanza degli assicurati attivi. Occorrerà pertanto a breve fare una riunione congiunta tra Commissione del personale, rappresentati del personale nell’IPCL e sindacati per fare il punto della situazione e per rivendicare misure di compensazione in grado di fermare l’erosione delle rendite di vecchiaia dovuta alla riduzione del tasso di conversione: misure che dovranno ovviamente coinvolgere il datore di lavoro, come avvenuto per l’Istituto di previdenza del Canton Ticino.