Rapporto d’attività
Il Comitato pensionati VPOD Ticino, presieduto da Aurelio Sargenti, si è riunito il 26 gennaio, il 2 maggio e il 17 ottobre, affrontando vari temi e organizzando le attività del gruppo. In particolare segnaliamo la gita a Pavia del 18 aprile 2024 ed il comunicato stampa del 17 ottobre contro EFAS. Il Comitato ha deciso di organizzare la prossima gita dei pensionati il 30 aprile 2025 a Bergamo. Si ringrazia Fabio Masdonati per la sua attività decennale per i pensionati a livello intersindacale. Si augura buon lavoro a Jacqueline Soldati per la sua partecipazione nel comitato ticinese del Movimento diritti anziani e pensionati e nell’assemblea dei delegati dell’Unione sindacale svizzera.
Protesta contro
i tagli del preventivo 2025
L’assemblea ha adottato una risoluzione che ribadisce la richiesta al Parlamento e al Governo ticinesi di compensare pienamente il carovita e di rinunciare ai tagli che peggiorano la qualità di vita della popolazione. La risoluzione sul preventivo 2025 denuncia altresì la strategia di indebolimento del servizio pubblico e della formazione, nonché la riduzione dei sussidi cassa malati. Particolare opposizione suscitano i tagli nella scuola, che toccano in particolare: i docenti supplenti, il monte ore, i sussidi per i docenti di educazione musicale e di educazione fisica nelle scuole comunali, la pedagogia speciale. Qualora il Parlamento ticinese dovesse approvare i decreti legislativi che tagliano i sussidi cantonali di cassa malati e i finanziamenti alla pedagogia speciale, l’assemblea appoggerà la raccolta firme a sostegno dei referendum lanciati dal Comitato No ai tagli. Come già ribadito nel 2023 è necessario un cambiamento di paradigma nella gestione delle finanze pubbliche: il cosiddetto “decreto Morisoli” ed il freno costituzionale all’indebitamento vanno assolutamente rivisti per garantire un futuro migliore alla popolazione.
13a AVS, così non va
L’assemblea dei pensionati VPOD Ticino ha poi adottato una seconda risoluzione, che è decisamente contraria al progetto del Consiglio federale sulla 13a AVS (progetto presentato lo scorso settembre). Il progetto del Governo prevede di versare la tredicesima AVS solamente nel mese di dicembre 2026 e non già nel mese di dicembre 2025: questo è incomprensibile, perché l’AVS dispone di 50 miliardi di franchi di patrimonio. Il Consiglio federale propone pure di diminuire il contributo della Confederazione all’AVS (che passerebbe dal 20,2% à 19,5%) e nel contempo vuole aumentare di 0,7 punti percentuali l’IVA. Si tratta di una modifica finanziaria che è inaccettabile, in quanto penalizza chiaramente i ceti meno abbienti.