8’000 firme contro il decreto Morisoli
Venerdì 5 luglio il Sindacato del personale dei servizi pubblici VPOD Ticino ha consegnato al Governo 8’000 firme per abolire con effetto immediato il decreto Morisoli. La richiesta al Parlamento ticinese è di non fare melina e di consentire al popolo di esprimersi al più presto sulla strategia di risanamento delle finanze cantonali. La raccolta firme combatte lo sciagurato decreto UDC Morisoli per il pareggio dei conti cantonali entro il 2025 agendo quasi solo sulle spese: un decreto fatto proprio da Lega, PLR e destra pipidina, compagini prive di una propria bussola per affrontare la tormenta finanziaria.
L’ingiustizia della politica finanziaria neoliberista
Il decreto Morisoli è ingiusto in quanto agisce quasi unicamente sulle spese e comporterà tagli nel servizio pubblico, nella scuola e nel settore sociosanitario. La linea neoliberista del decreto Morisoli porta inoltre ad una rotta di collisione con le politiche volte ad affrontare i bisogni dell’invecchiamento della popolazione ticinese e dei segmenti più deboli della società; ed ostacola anche gli interventi a correzione dei crescenti disastri ambientali, tanto dolorosi per la popolazione colpita (cui va tutta la nostra solidarietà). Purtroppo non aiuta assolutamente il pessimo risultato della votazione dello scorso 21 giugno in materia fiscale: una decisione che ridurrà le entrate del Cantone, aggravando la situazione finanziaria.
NO alla modifica della LPP
L’autunno inizierà con la votazione di fuoco di domenica 22 settembre sul tema delle pensioni (legge federale sulla previdenza professionale - LPP): solamente votando NO potremo sperare in una riforma più equilibrata. I Sindacati hanno organizzato un treno speciale dal Ticino per la partecipazione alla grande manifestazione nazionale a Berna del 21 settembre. Partecipate numerosi iscrivendovi presso il segretariato VPOD!
Pronti a manifestare contro i tagli
L’autunno in Ticino sarà ovviamente caldo a seguito della politica finanziaria neoliberista del preventivo 2025 del Cantone. I Sindacati VPOD, OCST e SIT hanno deciso di indire una manifestazione cantonale per la difesa dei servizi pubblici, della scuola e del settore sociosanitario mercoledì 16 ottobre pomeriggio a Bellinzona. Obiettivo: ottenere la piena compensazione del carovita e bloccare i tagli sul servizio pubblico, sulla scuola e sul settore sociosanitario.
Lottare contro il pericoloso EFAS
Infine il 24 novembre si voterà sulla modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) relativa al Finanziamento uniforme delle prestazioni (EFAS). Il Sindacato VPOD si oppone a EFAS, perché farà aumentare i premi cassa malati e perché peggiorerà le condizioni di lavoro del personale sociosanitario. Inoltre in questi giorni il Governo ticinese ha scoperto che EFAS costerà alle casse cantonali da 60 a 80 milioni di franchi annui: si tratta dell’ennesima stangata sulle finanze cantonali grazie all’incapacità dei rappresentanti ticinesi a Berna. Il Cantone perderà il pilotaggio del sistema sociosanitario a favore delle casse malati e perdipiù dovrà passare … alla cassa!
Mobilitiamoci!
In conclusione, nel nostro bellissimo Paese governato da una classe politica di borghesi benestanti che pensa solo agli sgravi fiscali e non al bene comune, si prospetta un autunno politicamente e socialmente caldo. L’impegno del Sindacato sarà costante per contrastare questo andazzo e per migliorare una situazione critica. Per questo abbiamo bisogno dell’indispensabile impegno di tutti i membri a presenziare nei momenti importanti e a sostenere l’azione sindacale sui posti di lavoro!
