Era una piazza piena quella di mercoledì 22 novembre a Bellinzona di fronte al Palazzo delle Orsoline. Docenti, infermieri, educatori, dipendenti pubblici e molte altre persone si sono riunite in un momento di indignazione e rabbia contro le misure di risparmio annunciate dal Governo a ottobre. Irresponsabile. È così che possiamo riassumere una misura che andrà a pesare prevalentemente sulle spalle di lavoratrici e lavoratori, nonché sulla capacità degli enti sussidiati di fornire le stesse prestazioni, con qualità e velocità nella presa a carico di utenti e pazienti.
Sono stati innumerevoli anche le voci di professionisti e professioniste che lavorano in vari settori pubblici. Le loro testimonianze sono state un grido di preoccupazione, ma anche di voglia di non arrendersi agli ennesimi tagli che pesano sull’apparato pubblico.
Il prossimo incontro è per l’11 dicembre alle 20 presso la Commercio di Bellinzona
La risposta alla mobilitazione dei Sindacati è stata quindi forte e positiva, motivo per cui gli stessi hanno indetto una prima assembla per l’lunedì 11 dicembre, presso l’aula magna Scuola cantonale di commercio a Bellinzona alle 20. La mobilitazione, infatti, è solo all’inizio e non intendiamo arrenderci. L’assemblea sarà fondamentale per capire tutte e tutti insieme come procedere per tenere alta l’attenzione della popolazione nonché quella di politiche e politici che presumibilmente si troveranno a voltare il preventivo nel mese di gennaio.
Nel frattempo, rafforzati dalle voci che si sono sollevate dalla piazza, abbiamo chiesto al Governo un incontro a inizio dicembre per discutere dell’adeguamento dei salari al rincaro (unica voce non ancora inserita nel preventivo). Siamo in attesa di una risposta.