Ricordiamo che l’iniziativa popolare chiede non solamente condizioni di lavoro adeguate per le dipendenti, ma anche rette plafonate per le famiglie (massimo 33% dei costi) e maggiore qualità nell’organizzazione degli asili nido a tutela dei bambini.
La scelta di convocare queste assemblee è legata al fatto che il parlamento ticinese voterà il 20 o 21 novembre un aumento di una decina di milioni annui dei finanziamenti al settore dei nidi e dei servizi extrascolastici attraverso l’approvazione del messaggio 7417, che comporta un’importante partecipazione delle aziende. È vero che il messaggio fiscale e sociale contiene anche una parte di sgravi fiscali che non piace al Sindacato VPOD, ma è vero anche che alla luce delle precarie condizioni del personale dei nidi non ci si può permettere di respingere a cuor leggero il tutto, altrimenti non riusciremo a dare finalmente una risposta soddisfacente agli asili nido e al personale in tempi ragionevoli.
Le lavoratrici che hanno partecipato assemblee di Mendrisio (24 ottobre) e Lugano (6 novembre) hanno chiesto al Sindacato VPOD di farsi portavoce delle loro istanze: da troppo tempo attendono passi concreti che diano una risposta all’iniziativa popolare del 2013. Ricordiamo infine che la tematica delle condizioni di lavoro insufficienti del personale dei nidi è stata più volte affrontata con ATAN (Associazione Ticinese degli Asili Nidi) e che ormai da oltre dieci anni la discussione è bloccata dal problema delle risorse insufficienti (salvo nei casi dove esiste un ente comunale che sussidia in maniera significativi i nidi).
Il Sindacato richiede inoltre che i nidi vengano finanziati con un contratto di prestazione e che siano quindi monitorati dall’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani per garantire la qualità dei servizi.
Le prossime assemblee regionali si terranno a Bellinzona (14 novembre) e Locarno (22 novembre) sempre alle ore 19.30.